Questa storia non sarebbe esistita se Michele non si fosse rotto un braccio. Avete presente quelle volte in cui programmate di incontrare un amico che non vedete da tanto tempo e calcolate tutto nei minimi dettagli? “Vieni da me, facciamo merenda e guardiamo la Formula 1, usciamo a fare una passeggiata e stiamo in giro fino a tardi a raccontarci tutto quello che non sappiamo più l’uno dell’altro degli ultimi cinque mesi”. Michele non vedeva l’ora. Poi è arrivato il grande giorno. Era tutta la mattina che guardavo l’orologio con impazienza quando è arrivata inaspettata la sua chiamata: “Non riesco a venire oggi pomeriggio, scusa”. Attimi di silenzio pieni di delusione, amarezza, frustrazione, avvilimento, disincantamento.
Contrariato, ho cercato di capire la motivazione che l’aveva spinto a questa decisione. “Stamattina a scuola mi sono rotto un braccio giocando a calcio. Sto andando all’ospedale.” “Mi dispiace davvero un sacco” gli ho risposto. Ma sinceramente mi dispiaceva di più per il nostro pomeriggio andato in frantumi. Disilluso e pieno di sfiducia contro il mondo che rovina sempre tutti i piani più meravigliosi, ho guardato fuori dalla finestra. Era una giornata così splendida, non avevo voglia di lasciarmi rattristare dagli eventi. Così ho preso in mano la situazione e ho raggiunto Michele all’ospedale, sicuramente gli avrebbe fatto bene un po’ di sostegno morale. In fondo anche la sua giornata era stata rovinata, e decisamente molto più della mia. Quando si ha voglia di stare insieme, qualsiasi luogo è quello giusto, persino un ospedale. Abbiamo aspettato lì sei ore, a me sono sembrati cinque minuti. Avevamo così tante cose da raccontarci. Fuori il sole sembrava non tramontare mai, così quando siamo usciti, l'ho portato in questo luogo meraviglioso. Michele mi ha fatto un miliardo di foto, sono un po’ storte perchè poverino praticamente le faceva con un braccio solo. Ma sono le foto di quando mi sono ricordato di cosa significasse essere amici. Le metto qua così che anche voi possiate ammirare il panorama e ricordarvi che non è sempre meglio avere dei programmi. A volte si può anche improvvisare. Buonanotte amici, alla prossima avventura!
7 days ago
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